Mariska Admin
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| Titolo: 8. IL COMTE DE VILLE E MADAME GAUTHIER Ven Ott 28, 2011 4:10 pm | |
| ...Fu così che tornai a stabilirmi in Europa per un po' di anni. Una volta che mi fui sistemato a Parigi, feci un viaggio a Berlino dove, con il falso nome di Le Comte de Ville, affittai una proprietà simile e alternai il mio tempo tra le due città. Diversamente dagli umani, ho bisogno di poche comodità materiali, e l'arredamento nelle mie case era mantenuto a un minimo essenziale: una o due sedie, un tavolo o una scrivania, qualche libreria.
Acquistai dei libri, mi abbonai a varie riviste popolari e, attraverso svariati mezzi, riuscii a importare di contrabbando molte delle mie ricchezze e dei miei beni mobili dalla Transilvania (fui piacevolmente sorpreso dal fatto che fossero intatti perché, se fossi stato al posto di Van Helsing e degli altri, avrei avuto pochi rimorsi nel saccheggiare il castello. I gentiluomini inglesi come Godalming e Harker sono strani: saccheggerebbero felicemente intere nazioni e, tuttavia, lasciano intatta la proprietà privata di un nemico sconfitto).
Avere di nuovo una consistente biblioteca mi fece molto piacere, e ripresi i miei studi: lingue, storia, politica, le arti e le scienze, assimilavo tutto con la stessa facilità.
Dopo parecchie settimane da quando avevo preso residenza a Parigi, chiesi un appuntamento per incontrare madame Gauthier, la tenutaria del bordello. La reazione all'inizio fu fredda, poiché la procacciatrice - ovviamente con delle idee molto al di sopra della sua posizione sociale - accettava dei visitatori solo dietro una raccomandazione personale. A giro di posta mandai un pacchetto sigillato contenente una somma di louis d'or che stimolava l'appetito, e che doveva essere sufficientemente personale per la donna affinché acconsentisse a incontrarsi con me quasi immediatamente.
Il bordello era situato in una grande casa padronale, florida e sfarzosa, con molti servitori vestiti formalmente e un'orchestra stabile. L'arredamento nelle zone per il pubblico era in stile rococò cremisi e dorato, e i mobili di lusso, il tutto ben illuminato da sfarzosi lampadari italiani. Un pomposo maggiordomo con dei baffi da sergente maggiore e basettoni mi accompagnò nel salotto della proprietaria, che era arredato con un gusto di gran lunga migliore.
Madam Gauthier era una bella donna, addiriturra radiosa, che probabilmente mi avrebbe fornito un buon nutrimento se fosse rientrata nei miei progetti. Ma, come con Jean Claude, avevo bisogno di lei quale amica per il momento. La donna mi offrì un'elegante mano che presi tra le mie, toccandola fugacemente con le labbra. Vidi che la mia lettera con il piccolo mucchio di monete d'oro era poggiata su una bella scrivania Luigi XIV in un angolo della stanza.
"Vi prego, sedetevi signore." mi invitò e, quando ebbi preso una sedia, continuò "Come posso servirla, signor.. Szekely?"
"Desidero comprare alcuni servizi della vostra casa." le dissi "I miei bisogni ed i miei gusti sono insoliti e, sebbene non sia disposto a discuterne, pagherò bene. Prima che vada avanti, siete disposta ad accettarmi come cliente?"
"M'sieu, moltissimi dei miei clienti pagano bene per soddisfare bisogni e gusti bizzarri," disse la donna "le mie uniche condizioni sono che io sia soddisfatta della vostra capacità di pagare e che nessuna delle mie piccole debba subire un danno permanente."
Le misi in grembo una borsa contenente dell'altro oro, e lei batté rapidamente le palpebre dopo aver sciolto il laccio e averne esaminato il contenuto. "Per quanto riguarda l'altra condizione" dissi "dovete accettare la parola di un... gentiluomo. Vi accorgerete che le vostre dipendenti potranno avere bisogno di riposare per parecchi giorni dopo una mia visita, ma i miei compensi ricompenseranno la loro perdita di tempo."
"E ora devo porre alcune condizioni." La donna fece un cenno col capo in segno di tacito assenso, e allora continuai. "Verrò qui raramente, forse tre o quattro volte l'anno e con un abbondante preavviso. Le attitudini di qualsiasi vostra dipendente scegliate sono irrilevanti, ma devono essere giovani, forti e in perfetta salute. Non ingannatemi su questo punto.
In nessun caso userà la stessa dipendente due volte. Nessuno deve portare dei gioiello o ornamenti di alcun genere, e la stanza assegnata non deve avere alcun tipo di specchio, decorazione o quadro. Dato quello che vi pagherò, considero queste condizioni ragionevoli. Non siate tentata di agire in modo contrario alle mie condizioni, perché allora incorrete nel mio scontento e vi assicuro, madame, che non vi piacerebbe. Vi contatterò in un futuro molto vicino; fino ad allora, vi auguro la buonanotte."
Col tempo presi delle disposizioni simili con una casa di qualità superiore a Berlino, e così vissi per più di dieci anni, contentandomi dei miei libri, dei miei studi e dei miei occasionali, piccoli nutrimenti.
Durante i miei pasti, prendevo ogni precauzione per assicurarmi che non ci fosse alcun motivo di disagio futuro. Facevo cadere la mia compagna in una trance profonda e le prendevo solo mezzo litro circa di sangue. Poi, soddisfatto anche se non sazio - mentre la mia compagna dormiva ancora, curavo le ferite con dell'acqua benedetta che avevo ottenuto tramite un mendicante che avevo corrotto per farmela portare. Tenevo l'acqua in una bottiglietta d'oro e prestavo molta attenzione affinché non mi si versasse sulla pelle...
(CONTINUA) | |
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